L’importanza della propriocezione
Provate a rimanere in piedi, davanti ad un muro, con gli occhi chiusi. Sollevate un piede dal suolo di circa dieci centimentri e rimanete in equilibrio per una trentina di secondi. Ci siete riusciti? Se la risposta è no, iniziate ad allenarvi subito perché siete a rischio caduta: il circuito che vi consente di restare in piedi senza pensarci è fuori fase, dovete risistemarlo! Se non interverrete, con l’avanzare dell’età sarà sempre peggio e sapete bene cosa può significare una caduta quando gli anni sono tanti..
Un buon controllo propriocettivo è fondamentale non sono per garantire alte prestazioni agli atleti, capaci di ottimizzare l’economia e la pulizia dei gesti tecnici e la prevenzione degli infortuni; ma anche e soprattutto CHIUNQUE abbia a cuore la propria salute.

La propriocezione è spesso sottovalutata e poco o per niente allenata, fortunatamente si tratta di una capacità che si può sviluppare e recuperare ed è molto importante farlo per affrontare ogni attività quotidiana in sicurezza a prescindere dall’età.
Ci sono voluti oltre 20 anni di ricerche scientifiche di studi sull’interazione tra il piede e il suolo, l’uomo e la gravità, scoprendo che la stabilità dell’appoggio monopodalico basata sul controllo propriocettivo è indicativa della sicurezza e dell’efficacia dei movimenti umani.
In particolare la propriocezione (dal latino proprius, appartenere a se stesso) è definita come il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista. La si può dividere in senso di posizione statica degli arti e in senso di movimento degli arti. È questa una qualità fondamentale per il controllo del movimento e della stazione eretta.
Il piede è alla base del nostro scheletro, un appoggio errato può compromettere la postura dell’individuo. Pensate ad un grattacielo: se le fondamenta non sono stabili, tutti i piani sopra sono compromessi ed è la stessa cosa che accade alla nostra postura con eventuali disallineamenti del ginocchio, bacino, busto, spalle e capo.
Il secondo maggior numero di recettori
propriocettivi sensoriali si trovano sui palmi delle mani e sotto le arcate
plantari. I recettori inviano ai centri nervosi superiori tutta una serie di
informazioni sullo stato di tensione dei muscoli, dei legamenti, delle capsule
articolari. I centri superiori elaborano le informazione divenendo coscienti
della posizione dei vari segmenti corporei e del loro spostamento durante il
movimento. In base alle sensazioni ricevute i centri nervosi superiori inviano
poi ai muscoli stimoli per apportare le correzioni del caso sia in
statica che in dinamica. È dunque questo il sistema che regola la postura.
La propriocezione vive sul continuo scambio di informazioni che raggiungono il
sistema nervoso e di azioni indotte dallo stesso per far sì che il soggetto
rispetti in ogni momento le caratteristiche di equilibrio, confort e non
dolore.
La rieducazione propriocettiva serve a ridare al soggetto la capacità di
avvertire come le proprie articolazioni sono poste in statica e dinamica.
Allenare la propriocezione richiede poco tempo ma tanta costanza, è possibile farlo con tavolette predisposte, bosu, cuscinetti propriocettivi e con la Fit-Band.